Simone “Simo” Bertulli: Certificazioni LPI – Qual è il tuo percorso?

In questo post farò qualcosa di diverso dai precedenti: Abbinerò il pannello delle certificazioni di LPI con specifiche descrizioni di lavoro e percorsi di carriera.
LPI offre certificazioni tecniche per ogni livello di formazione e su diversi argomenti. Ogni certificazione mira a un obiettivo specifico e raggruppa argomenti che preparano al meglio le persone con le competenze necessarie per applicare la tecnologia sul lavoro.

Il programma di certificazione LPI è un quadro dinamico e ben gestito. OK: Sono leggermente di parte, qui…

Ma credo che, per sfruttare interamente ognuna di queste certificazioni, sia utile pensarle, avvicinarle, in termini di percorsi professionali, percorsi che non sono necessariamente legati a puntare al gradino più alto della specializzazione, ma a consolidare le proprie conoscenze in una specifica area di interesse o applicazione.
I “colori” della tua carriera
In altre parole: le certificazioni, nel loro insieme, sono una tavolozza; sarai tu a scegliere i colori migliori per il tuo quadro, la tua carriera.
Quindi, non direi che c’è solo “un” percorso che è necessariamente il migliore, ma che ce ne sono molti, e il migliore è quello con le competenze specifiche richieste dal mercato del lavoro per un determinato ruolo.
Un’altra buona ragione per cui questo approccio può essere utile è che non c’è mai solo “una” tecnologia nel mondo open-source a cui dobbiamo fare riferimento, con cui trattare, su cui lavorare.
Avendo in mente un insieme di tecnologie e compiti, avere un percorso il più possibile definito o strutturato permette di creare degli skill set molto ben consolidati e, quindi, più “verticali”, puntando sulla qualità della formazione su di essi.
Partire dall’inizio
In genere, il punto di partenza è la certificazione Linux Essentials https://www.lpi.org/our-certifications/linux-essentials-overview e quindi il primo passo del percorso professionale, la certificazione LPIC-1 https://www.lpi.org/our-certifications/lpic-1-overview, per ottenere le basi necessarie per l’amministrazione di sistema e di rete.
Consiglio vivamente anche la certificazione BSD Specialist https://www.lpi.org/it/our-certifications/bsd-overview, poiché è molto simile a quella LPIC-1 in termini di competenze e conoscenze coperte, ma con alcune importanti differenze.
Differenze perché, dopo tutto, stiamo parlando di ecosistemi diversi da un punto di vista tecnico. Secondo me le certificazioni LPIC-1 e BSD Specialist non sono intercambiabili (data la “verticalità” dei diversi sistemi operativi). Per questo motivo devono essere valutate in una visione globale della loro complementarietà, all’interno dell’ampio universo Open Source.
Ho voluto considerare Linux Essentials come punto di partenza solo per ricordare a tutti quanto siano importanti i piccoli passi all’inizio di un lungo viaggio ;-).
Di seguito, vediamo la roadmap delle certificazioni come proposta da LPI stessa:
 
LPI roadmap.
 

Seguendo ciò che possiamo vedere sopra, voglio condividere con voi la mia opinione personale su come un professionista IT possa “giocare”, con la roadmap stessa, a partire dalle mie esperienze di lavoro e analizzando come le certificazioni giocano il loro ruolo in più ambienti.
Percorso #1: Linux Essentials + LPIC-1 + BSD Specialist
Posizione: Sysadmin Junior.
Il titolo di Junior Sysadmin può essere associato a diversi ruoli, come “Unix Administrator”, “Server Administrator”, o “IT Administrator”. A volte, anche con supporto tecnico o help desk.
Questo primo percorso mira a dare solide conoscenze per iniziare a lavorare nel mondo Linux / Open Source, permettendo così alle persone certificate di essere in grado di coprire i seguenti ruoli in vari ambienti operativi:
Supporto tecnico / Help Desk
Amministratore Unix
Amministratore di server
Amministratore IT
 
Percorso #1: Linux Essentials + LPIC-1 + BSD Specialist.
 
Percorso #2: Linux Essentials + BSD Specialist + LPIC-1 + LPIC-2
Posizione: Help desk di livello avanzato – Senior Sysadmin.
Amministratore di sistema di livello “Senior” con competenze più approfondite, come ad esempio ingegnere di rete di un Network Operation Center (NOC). Questo livello corrisponde anche a una qualifica di help desk di livello avanzato.
Rispetto al primo percorso, si aggiunge lo step LPIC-2, per consolidare le conoscenze sistemistiche precedentemente acquisite con altre competenze come la gestione di server di posta elettronica, DNS, file sharing, approfondimenti su alcuni elementi di sicurezza e molto altro; in ambito networking, gestione di switch, router e altri dispositivi di rete che utilizzano versioni hardened di Linux o BSD come sistemi operativi.
 
Percorso #2: Linux Essentials + BSD Specialist + LPIC-1 + LPIC-2.
 
Percorso #3: Linux Essentials + BSD Specialist + LPIC-1 + LPIC-2 + LPIC-3 Mixed
Posizione: Specialista Sysadmin.
Un professionista che ha le competenze per poter lavorare sia come sistemista sia come ingegnere di rete di livello avanzato; in breve, questo è il percorso formativo per il “sistemista definitivo” 🙂
La Certificazione LPIC-3 Mixed Environment https://www.lpi.org/our-certifications/lpic-3-300-overview, in questo caso, consolida le competenze sistemistiche Linux di alto livello prendendo in considerazione l’integrazione tra più sistemi operativi con tutte le caratteristiche relative, come le problematiche di configurazione LDAP, SAMBA, Active management Directory, gestione di client Windows e relativi file system in ambienti misti, complessi e strutturati.
 
Percorso #3: Linux Essentials + BSD Specialist + LPIC-1 + LPIC-2 + LPIC-3 Mixed.
 
Percorso #4: Linux Essentials + BSD Specialist + LPIC-1 + LPIC-2 + LPIC-3 Sicurezza
Posizione: Specialista in sicurezza.
Questo è un ruolo cruciale, molto richiesto perché è difficile ottenere un buon livello di conoscenze e competenze in ambito sicurezza, e le risorse per la sicurezza sono generalmente limitate.
Il percorso inerente alla sicurezza informatica deve coprire svariate macro-aree: consiglio vivamente in questo caso entrambe le certificazioni specialistiche, tra cui LPIC-3 Mixed Environment https://www.lpi.org/our-certifications/lpic-3-300-overview in quanto tratta l’interazione con altri sistemi operativi.
LPIC-3 Security https://www.lpi.org/our-certifications/lpic-3-303-overview, naturalmente, coprirà tutti gli aspetti del complesso mondo della sicurezza informatica, lasciando il professionista certificato con una buona comprensione del giusto modus operandi.
 
Percorso #4: Linux Essentials + BSD Specialist + LPIC-1 + LPIC-2 + LPIC-3 Security.
 
Percorso #5: Linux Essentials + BSD Specialist + LPIC-1 + LPIC-2 + LPIC-3 Virtualizzazione + DevOps
Posizione: Specialista cloud
Questa posizione è richiesta come risorsa interna in molte aziende, e per gestire anche fornitori di cloud di terze parti. In tali ambienti di lavoro, sono in gioco anche competenze in DevOps e CI / CD.
La richiesta di personale esperto e adeguatamente formato sulle tecnologie cloud è sempre molto alta, visti i grandi vantaggi che questo metodo di fornire servizi porta con sé.
In questo caso, la certificazione LPIC-3 Virtualization and Containerization https://www.lpi.org/our-certifications/lpic-3-305-overview è un “must” per iniziare a capire questo mondo tanto complesso quanto affascinante; la DevOps Tools Engineer https://www.lpi.org/our-certifications/devops-overview è la Certificazione LPI che copre argomenti molto utili e interessanti come le varie tecniche Cloud, Machine Deployment &; Orchestration, le fasi di Service Operations, Container Deployment e molto altro ancora.
 
Percorso #5: Linux Essentials + BSD Specialist + LPIC-1 + LPIC-2 + LPIC-3 Virtualizzazione + DevOps.
 
Percorso #5 “più”: come andare oltre
In questo caso, però, possiamo aprire due percorsi ancora più specializzati, dato che, come ormai sappiamo, l’esame 304 di virtualizzazione e alta affidabilità è stato suddiviso in due esami:
LPIC-3 Virtualizzazione e containerizzazione 3.0 (esame 305) https://www.lpi.org/our-certifications/lpic-3-305-overview 
LPIC-3 High Availability and Storage Clusters 3.0 (esame 306) https://www.lpi.org/our-certifications/lpic-3-306-overview 
L’esame 305 copre l’intera area delle macchine virtuali, dei container e dei relativi strumenti di orchestrazione, affrontando tutte le tecnologie esistenti.
L’esame 306, invece, affronta i temi della High Availability, della gestione dei cluster e delle risorse distribuite su più nodi di calcolo, passando per argomenti come lo storage e i file system in ambienti distribuiti.
Ha assolutamente senso avere due esami separati, poiché un solo esame non può coprire in modo dettagliato ed esaustivo tutte le questioni tecniche relative alla virtualizzazione e all’alta affidabilità.
Per diventare uno specialista del settore è necessario segmentare e approfondire cluster di argomenti strettamente correlati. Ho sostenuto l’esame 304 nel 2019, posso dire senza mezzi termini quanto le competenze e le conoscenze certificate corrispondano all’effettivo lavoro sul campo.
Un esempio? Gli argomenti di virtualizzazione e alta affidabilità sono destinati a un pubblico di sistemisti, ma sono legati anche ai container, e tutto ciò che riguarda questo cluster di argomenti è di interesse per l’universo DevOps, costruendo una sorta di ponte virtuale tra le certificazioni.
Questo ultimo percorso, come, ovviamente, i precedenti per diverse posizioni e carriere, sottolinea esattamente ciò che cerco di ottenere per il mio sviluppo professionale: cogliere la possibilità di “verticalizzazione” di abilità e competenze, arricchendo il proprio curriculum con una qualifica in più. Qualcosa che chi cerca il miglioramento continuo sicuramente ama 🙂
 

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